domenica 13 ottobre 2013

L'anno di attesa.....(il punto di vista maschile)

Un anno… è più o meno il periodo di tempo che separa i due “sì” più importanti nella vita di un uomo e di una donna, ovvero tra la domanda “mi vuoi sposare?” e “vuoi tu prendere il qui presente come tuo legittimo sposo?”. Non è ovviamente un anno come tutti gli altri e indipendentemente da quanto stiamo insieme alla nostra compagna, scopriremo come la dimensione “tempo” acquisisca forma e durata diversa agli occhi degli uomini, esseri provenienti dal pianeta Marte, e delle donne, primitive abitanti della Luna, da cui l’aggettivo “lunatiche”…..
Infatti per noi maschietti l’anno che precede il giorno del matrimonio è semplicemente lo scorrere inesorabile dei giorni che ci separano dalla fine del periodo geologico noto sotto il nome di “cazzeggio” e che ci porterà ad una nuova fase della nostra vita, nella quale (finalmente) dovremmo diventare un po’ più responsabili…
Voi donne? Voi donne invece, superata l’euforia della vittoria, perché di vittoria si tratta quando riuscite a convincere il vostro cavaliere a sfidare l’oscuro drago (vostro padre…) e a chiedere la vostra mano, precipitate in uno stato d’ansia dal quale vi risollevate generalmente durante il viaggio di nozze; dentro la vostra testolina milioni di neuroni (ecco dove vanno a finire quelli degli uomini, una sorta di fuga di cervelli all’estero…) si agitano, si rincorrono, uno grida “bomboniere”, l’altro gli fa eco “invitati”, un terzo urla “fiori”, ma la maggior parte tuona “abito da sposa”!!!!
Da quell’istante ci trascinate in luoghi che le nostre menti semplici ed ingenue non sapevano neppure esistessero, come le “fiere per gli sposi”, dove tra uno stand e l’altro potete trovare il segnaposto dei vostri sogni e gli oggetti più inutili del mondo che se avvolti in un tulle o in un nastro colorato diventano all’improvviso le bomboniere più chic del mondo. Ogni tanto noi, durante questo cammino verso il nostro personalissimo Calvario, ci assentiamo con la scusa di andare a vedere l’auto che ci accompagnerà in chiesa, l’unica incombenza che di solito viene lasciata quasi integralmente agli uomini… In realtà ci rifugiamo nel baule della limousine più grande che riusciamo a scovare e, con molta dignità, piangiamo!

Non perché non vogliamo più sposarvi, ma semplicemente perché non riusciamo a capire se volete solo che vada tutto bene “quel giorno” o se desiderate essere felici per il resto della vostra vita al nostro fianco…. Perché il giorno del nostro matrimonio potrebbe anche diluviare, ma noi, esseri semplici, vi ameremo comunque e sempre!!!!

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